…Anche senza parole, ma attraverso i gesti, espressioni del volto, gli esseri umani riescono a comunicare molte cose..
Il momento del colloquio è un evento importante per chi chiede una consulenza psicologica poichè si mettono sul tavolo le problematiche personali e le proprie emozioni di fronte ad un professionista. In più, molti sono gli stereotipi che possono influenzare le aspettative nei riguardi degli psicologi.
Sin dal primo incontro, lo psicologo promuove: l’assenza del giudizio (lo psicologo non è né un prete che giudica un pensiero o un comportamento, né un giudice che deve indagare e individuare delle colpe) la condivisione delle ipotesi e delle metodologie di lavoro la condivisione di obiettivi realistici e concreti per affrontare il problema, una tempistica approssimativa.
Solitamente si propone un ciclo di 4-6 incontri al fine di poter comprendere a pieno il problema portato e, fin dal primo colloquio, ha inizio un processo ipotetico-deduttivo che parte dalla conversazione tra psicologo e paziente sul problema (e sui pensieri, emozioni e comportamenti ad esso legati) e dalla descizione dei contestirelazionali che lo circondano, per formulare delle ipotesi e dare una spiegazione a ciò che è accaduto. Se la persona che ha fatto richiesta della consultazione psicologica ritiene di concordare con la definizione del problema e con la proposta terapeutica dello psicologo, si stabiliscono degli obiettivi e la durata dei colloqui al fine di valutare insieme l’andamento del percorso.